BMW: c'è un brevetto per inediti finestrini con pannelli solari che ricaricano l'auto

2023-01-12 15:50:03 By : Mr. Andy Zeng

I progressi nella tecnologia di produzione si tradurranno in una migliore ricarica solare e proteggeranno l’interno dell’auto dal sole. È questo quanto messo a punto grazie a un nuovo design di pannelli solari ultrasottili, grazie ai quali le nuove BMW potrebbero presto avere un nuovo modo per ricaricare le batterie. CarBuzz ha scoperto e pubblicato qualche giorno fa alcune immagini relative a un brevetto proveniente da BMW e depositato presso l’Ufficio Tedesco dei Brevetti e dei Marchi (DPMA) che descrive in dettaglio un metodo radicalmente nuovo per posizionare i pannelli solari sui finestrini in vetro esterni di un’auto, che promette una migliore efficienza di generazione e un’intrusione di luce notevolmente ridotta all’interno del veicolo.

La prima applicazione di questa tecnologia sarà probabilmente a disposizione di uno dei veicoli elettrici di fascia alta del costruttore tedesco, come i futuri SUV BMW XM o BMW iX, perché i loro grandi volumi interni potrebbero utilizzare ogni minima ombra possibile.

I pannelli solari sulle auto non sono di certo una novità assoluta. A partire dagli Anni ’90, molti produttori premium hanno sperimentato l’utilizzo di pannelli solari, solitamente montati nel pannello del tetto apribile, per alimentare i sistemi di ventilazione delle loro auto, che sono ancora disponibili pure oggi. Tuttavia, il nuovo brevetto introdotto da BMW è in qualche modo diverso perché questi nuovi pannelli solari copriranno il tettuccio apribile, il parabrezza anteriore e il lunotto posteriore oltre ai finestrini laterali; tutto ciò per generare molta più elettricità di quanto i vecchi sistemi potrebbero gestire oggi.

Il segreto sta nei moduli solari di nuova concezione, estremamente sottili, applicabili direttamente sui vetri dei finestrini o simili (parabrezza e lunotto appunto, o tettucci dedicati). Sebbene tali moduli solari a film sottile abbiano una durata molto lunga, sono meno efficienti delle tradizionali celle fotovoltaiche (FV) a pannello solido nella generazione di energia elettrica. Questi moduli solari hanno anche la caratteristica di essere quasi interamente trasparenti, ma poco efficaci se applicati in un rivestimento leggero ma di diventare più efficaci nella raccolta di energia e meno trasparenti se usati più densamente.

Con queste caratteristiche il parabrezza anteriore sarà ricoperto da uno strato molto sottile di moduli solari nelle aree che denotano la linea di vista del guidatore per mantenere fino al 95% di trasmissione della luce, ma sarà utilizzato in un formato molto più spesso attorno al bordo del parabrezza. I finestrini laterali, il tetto apribile e il lunotto posteriore saranno interessati da strati più spessi di moduli solari, riducendo la trasmissione della luce tra il 50% e l’80% e rendendo i rivestimenti dei moduli solari molto più efficienti.

Quindi questa nuova tecnica diventerà un successo commerciale come probabilmente auspicato da BMW? Probabilmente sia sì che no. Il primo inconveniente è il costo perché la nuova tecnologia è raramente poco costosa. Il secondo inconveniente sono le variazioni tra i diversi mercati mondiali perché in Paesi diversi vengono imposte regole diverse per quanto riguarda la trasmissibilità della luce del vetro per auto. Ciò significa che molti mercati dovranno ricevere altre specifiche relative allo spessore dei moduli solari, che aumenteranno ulteriormente i costi di produzione. Inoltre non va dimenticata nemmeno la sostituzione del vetro: un parabrezza sostitutivo sarà ancora più costoso di adesso.

Tuttavia, man mano che la tecnologia proposta al momento da BMW si svilupperà e diventerà più accessibile, possiamo vedere questo tipo di moduli fotovoltaici diffondersi in applicazioni più ampie. E, poiché questi moduli fotovoltaici non sono vincolati dalle dimensioni o dalla forma della loro superficie portante, è ipotizzabile che anche i pannelli della carrozzeria come il tetto e il cofano possano finire con l’adottare tale rivestimento che genera elettricità nel prossimo futuro. La tecnologia proposta da BMW dovrà quindi diventare più accessibile prima che ciò possa accadere.

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